Quando tutto è cominciato

Tutto è cominciato quando mia sorella incidentalmente ha fatto cadere la statuetta della piccola sposa di ceramica, che rappresentava il mio matrimonio, a cui ero particolarmente legata. Pensando a come rimediare, Ilaria si è ricordata di aver letto un articolo sul kintsugi, l’antica tecnica giapponese del riparare le porcellane andate in frantumi, versando dell’oro nelle crepe, così da renderle ancora più preziose. Nella notte non sono riuscita ad addormentarmi. Ho pensato che io stessa ero piena di crepe, nel corpo e nell’animo. In quel momento ho capito che essendo io stessa una Donna di Porcellana con il mio corpo pieno di cicatrici dentro e fuori poteva diventare un “kintsugi vivente”.  Ho capito la preziosità e l’unicità dell’imperfezione, l’arte di abbracciare danno.

Il Kintsugi ha un potente valore simbolico: sottolinea come la cura delle ferite possa non solo permetterci di guarire, ma renderci in qualche modo più “preziosi”. La bellezza estetica ed interiore prende forma proprio dalle imperfezioni e dalle fragilità. Le cicatrici della vita diventano bellezza da esibire con orgoglio. Ognuno è unico grazie soprattutto alle nostre unicità.