Raro
raro /rà·ro/
origine: dal lat. rarus •prima metà sec. XIII .
.
Raro nel tempo : effimero , come l’aurora boreale
Raro nello spazio: rado, come un fiore in un deserto
Raro nella società : che riguarda pochi individui, come le malattie rare.
Raro come espressione figurativa : strano, bizzarro, come una bestia rara.
Raro nell’accezione superlativa, fuori del comune, eccezionale: come un uomo di raro intelletto (o una donna con i moonboot e l’abito da sera..) Raro come pregiato, richiesto, ricercato, come una perla rara.
Confermo e sottoscrivo:
io sono Rara
Ed ho pure difficoltà a pronunciare la ERRE senza che mi scivoli un po’.
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